Diciamocelo: tra le eccellenze italiane (specie nella ristorazione) non c’è l’insalata. Sono spesso banali e tristi come una fila alla camera di commercio. Se il menù si apre all’estero le cose cambiano. Come nel caso della Caesar Salad, caposaldo di una ordinazione che strizza l’occhio alla linea ma anche alla sfiziosità degli ingredienti. Che possono essere i più vari, dal petto di pollo grigliato alle uova, passando per i crostini.
Andiamo con ordine, e partiamo dalle origini: pare che l’idea sia venuta allo chef Cesare Cardini, italiano emigrato negli Stati Uniti, che la inventò nel 1924 in occasione della festa del 4 luglio. L’ottimo Cesare mescolò diversi ingredienti per creare questo piatto di “emergenza” dell’ultimo minuto. Nella prima versione si trovavano lattuga romana, crostini di pane soffritti e parmigiano, come condimento una salsa fatta di succo di limone, uova, aglio e salsa Worcester.
Quella che ho mangiato io aveva diversi ingredienti in più come il pollo a listarelle e qualcosa in meno, niente salsa Worcester, ma le variazioni sul tema originale sono praticamente infinita. Il punto fondamentale restano i crostini. Devono essere croccanti, passati al forno o in padella con olio extra vergine e una macinata di sale e pepe; in due parole, devono essere saporiti.
Il mensile americano Bon Appetit ci dà una mano a ricostruire la versione “originale” della Caesar Salad, originale persino nel condimento.
Ingredienti per 6 persone
le foglie centrali di 3 cespi di insalata romana
per il condimento
2 grandi tuorli d’uovo
2 cucchiai di succo di limone fresco
3/4 di cucchiaino di senape
6 filetti di acciuga sott’olio
1 piccolo spicchio d’aglio
3 cucchiai di formaggio grattugiato
olio extra vergine
sale
per i crostini
circa 450 gr di pane raffermo tagliato a pezzi
Preparazione
Inizio dal condimento, che volendo può essere preparato con un giorno di anticipo.
Trito insieme i filetti di acciuga con lo spicchio d’aglio e un pizzico di sale, li metto in una ciotola a parte. Nel frattempo creo una maionese con i tuorli, il succo di limone e la senape, aggiungendo a filo l’olio extravergine fino a raggiungere una consistenza morbida e lucida. Aggiungo 3 cucchiai di formaggio grattugiato alla maionese e al trito preparato precedentemente. Assaggio, e aggiusto di sale e pepe.
È il grande momento dei crostini. La ricetta consiglia di spezzare il pane raffermo, non di tagliarlo in cubetti perfetti, rendendolo così irregolare. Tosto il pane “strappato” in pezzi e li mescolo con 3 cucchiai d’olio, sale e pepe, li passo al forno a 180 gradi girandoli di tanto in tanto per circa 10 minuti fino a quando non saranno croccanti e dorati.
E ora, eccoci all’insalata. Le foglie centrali di 3 cespi di insalata romana dovrebbero bastare, è l’insalata ideale perché garantisce una foglia grande, lunga, e corposa.
Non spezzo le foglie, le lascio intere nell’insalatiera, poi verso il condimento preparato in precedenza, i crostini dorati e mescolo. Se volete fare una cosa davvero goduriosa mescolate con le mani e non con le apposite posate.
Servo nei piatti (tranquilli ho lavato la mani) e guarnisco con ulteriori scaglie di parmigiano.